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Io per fare le faccende domestiche come per esempio stirare “guardo” o meglio sento film, telefilm, serie tv, cartoni animati ecc. ecc., unico momento in cui accendo la tv. Riesco a capire e seguire le trame? Si abbastanza e riesco ad imitare in malo modo Kali, dea induista dalle molteplici bracia.
Mi sono soffermata sui corti Pixar dal titolo I perché di Forky e ho iniziato a riflettere. Forky, personaggio di Toy Story, si tratta di un giocattolo creato da Bonnie durante un’attività di classe.
La serie è composta da 10 episodi e da notare i titoli.
Episodio 1 – Cos’è il denaro?
Episodio 2 – Cos’è un amico?
Episodio 3 – Cos’è l’arte?
Episodio 4 – Cos’è il tempo?
Episodio 5 – Cos’è l’amore?
Episodio 6 – Cos’è un computer?
Episodio 7 – Cos’è un leader?
Episodio 8 – Cos’è un animale domestico?
Episodio 9 – Cos’è il formaggio?
Episodio 10 – Cos’è la lettura?
Ora analizziamo la serie attraverso le domande così da conservare sia lo spirito di Forky sia l’atteggiamento filosofico.
Perché Forky si pone proprio quelle domande? Chi è Forky?
La risposta va ricavata in Toy Story 4: Forky è una forchetta-cucchiaio, creato da Bonnie, è molto ingenuo o meglio sarebbe opportuno dire che è sempre pronto a meravigliarsi. Inizialmente tenta sempre di finire nei cestini o per strada, trovando la spazzatura “accogliente” per cui Woody è sempre pronto a vegliare costantemente su di lui. Definito e visto dagli altri come giocattolo,Forky non si sente come tale.
Perché è proprio Forky a porsi tutte queste domande?
La scelta di Forky come protagonista della serie a mio avviso non è un caso: il “giocattolo” crede che in realtà la sua condizione è quella di essere parte della spazzatura e pertanto non ha diritto di essere considerato giocattolo. Visto che gli altri giocattoli lo riconoscono come tale, non ha altra scelta che porsi delle domande e cercare di darsi delle risposte.
Come avviene la ricerca delle risposte alle domande?
Viene ripreso il metodo socratico: Forky si rivolge ad un interlocutore giocattolo che a volte è più sapiente a volte no. A volte gli interlocutori sono molti e per questo la ricerca è corale. In altri termini vengono ripresi due modelli filosofici antichi: Socrate per quanto riguarda l’atteggiamento del filosofo, il metodo della ricerca e l’uso dell’ironia; Platone per quanto riguarda il recupero del tì estì socratico e la necessità della scoperta, visto che emerge in ogni episodio il perché? Perché io non lo so! di Forky.
Perché sono stati scelti questi argomenti e non altri?
Credo che la scelta degli argomenti non sia casuale per il pubblico a cui è rivolta la serie: ai bambini in età prescolare che iniziano a maturare consci e inconsci perché e agli adulti che sentono la responsabilità di rispondere in modo corretto e ludico ai perché dei propri figli (tipo io). Alcuni argomenti sono primordiali, altri sono sostanziali ed esistenziali.
Non aggiungo altro. Preferisco che la serie venga vista per poterne discutere io in prima persona con altri.
A presto!