TRIZ è l’acronimo del termine russo “Теория решения изобретательских задач” (Teoriya Resheniya Izobretatelskikh Zadatch) che significa letteralmente “Teoria per risolvere i problemi degli inventori”. Questa teoria è stata sviluppata dal ricercatore sovietico Genrich Altshuller e dai suoi collaboratori a partire dal 1946. Rispetto ai metodi psicologici a sostegno della creatività, la TRIZ permette una migliore definizione dei problemi, trae vantaggio da soluzioni sviluppate anche in altri settori, aiuta ed evitare soluzioni di compromesso favorendo il raggiungimento del risultato ideale.
In che cosa consiste?
L’obiettivo principale è partire dal presupposto che le innovazioni e le idee non sono prodotte dal caso, ma grazie ad un processo sistematico: TRIZ è applicato da anni per la soluzione di problemi complessi utilizzando gli «schemi risolutivi generali» che sottendono all’evoluzione di tutti i sistemi. Infatti esso identifica ed interpreta il percorso innovativo nella realtà specifica dell’azienda, del mercato e del contesto economico globale.
Come si applica?
Pur essendo ideato è stato sviluppato da Genrikh Altshuller, geniale esperto russo di brevetti. Analizzando centinaia di migliaia di brevetti, Altshuller scoprì come risolvere sistematicamente le contraddizioni ingegneristiche insite nel processo di innovazione. Ma chi può vieta di usarlo nello studio?
Ecco una mia personale schematizzazione per usare il metodo TRIZ nello studio:

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