
Ne parlo spesso, ma forse non è abbastanza e questa domanda, arrivatami su IG, mi offre l’opportunità di parlarne in modo più approfondito.
Sapere ardere è il mio motto, è il mio credo, è la mia religione, è una mia invenzione, è una rivisitazione del Sapere aude di Kant, no forse alcuni potrebbero pensare che solo una sua brutta copia.
Il significato
Sapere ardere è l’insieme di due verbi latini coniugati all’infinito, non per essere corretti dal punto di vista grammaticale ma per quanto riguarda il suono. Il verbo sapere è usato con il significato di “avere il coraggio,avere intelligenza, giudizio, buon senso, essere saggio, prudente, assennato”, invece il verbo ardere con il significato di “ardere, bruciare, essere in fiamme, scintillare, splendere, rifulgere, (detto di passioni e sentimenti) divampare”. In altri termini il significato dovrebbe essere “abbi il coraggio di ardere, di divampare” anche se l’infinito di ardere dovrebbe essere sostituito dall’imperativo (mi sono concessa una licenza poetica).
Ma in realtà a prescindere dall’etimologia e dalla forma corretta, che cosa significa l’espressione che ho creato molto tempo fa?
Sapere ardere è avere il coraggio di ardere delle proprie passioni e questo lo può fare chiunque. Chiunque può avere il coraggio di divampare, di esprimere se stess*, chiunque può aiutare un altro ad emergere, a far uscire quella passione senza la quale tu non sei tu. Mi spiego meglio: hai presente quando hai sete dopo una lunga salita con 40 gradi all’ombra? Hai presente quell’ansia che ti sale quando hai paura di annegare per esempio ed eviti di bagnarti così per essere più sicuro? Hai presente quando quell’inquietudine che hai dentro, quel turbinio che ti piega lo stomaco e che è pronto ad esplodere da un momento all’altro? Insomma hai presente quando tu non sai chi sei? Bene, se hai presente tutte queste situazioni, dovresti sapere che la soluzione, le risposte alle tue domande sono alla tua portata, proprio lì nel sapere ardere. Avere il coraggio di ardere di passione è il tuo segreto, è la tua rivelazione, è la tua rivoluzione. Se avrai il coraggio di ardere della tua passione tu potrai realizzare quello che vorrai. Avrai bisogno di sostegno però, avrai bisogno degli strumenti che ti consentano di non perderti, di non divampare a tal punto da bruciarti e solo la cultura può esserti d’aiuto.
Questo è quello che dovrebbe fare il docente: invogliare gli studenti a divampare di passione, quella sana, quella che li identifica in loro e in nessun altro. Ogni studente è una mente pensante e va rispettato in virtù del suo essere, deve essere aiutato e supportato ad esprimere se stesso senza alcun pregiudizio, anche se non vorrà essere considerato. E un buon docente questo lo sa. Tu docente ricorda:
«Non tocca a te portare a termine il compito, ma tu non hai neanche alcun diritto di ritirarti»
Mishnah, R. Tarfon in Pinkei, Avot II, 21
2 risposte a “#sapereardere”
[…] delle mie prestazioni da docente, proprio di quelle prestazioni che possano suscitare il #sapereardere, il coraggio di […]
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