Con l’avvento della pandemia abbiamo sperimentato come la tecnologia sia una parte della nostra vita imprescindibile. Anche in seguito alla didattica a distanza, il rapporto scuola-digitale si è fatto più stretto ed ha continuato ad essere tale in più occasioni (cfr. Piano Nazionale Scuola Digitale).
Oggi è il Simplicity Day, giorno della semplicità, ricorrenza pensata e voluta in onore del filosofo e storico americano Henry D. Thoreau, promotore dell’idea di fare un passo indietro rispetto alle nostre vite frenetiche e vivere il momento con più semplicità. Oggi, dunque, possiamo scoprire il digital wellbeing.
Il digital wellbeing è la capacità di creare e mantenere una relazione sana con la tecnologia. Ciò significa che dobbiamo lavorare sodo affinché la tecnologia prenda il sopravvento sulla attenzione dei ragazzi e sulla loro capacità di provare empatia.
Attualmente sono disponibili sul mercato diversi strumenti detti Digital Self-Control Tool (DSCT) per controllare e monitorare l’utilizzo di smartphone e/o pc. Tali strumenti, pur avendo un bacino di utenza molto ampio, non vengono spesso usati, allora come poter rimediare e insegnare agli studenti come prendersi cura di se stessi?
Iniziamo con alcuni suggerimenti semplici suggerimenti:

Per maggiori approfondimenti:
Designing for Digital Wellbeing by Prithvi Kudva
Digital wellbeing tools through users lens
Digital well-being theory and research
Towards a Theory of Digital Well-Being: Reimagining Online Life After Lockdown