Durante una lezione di Filosofia Teoretica, tenuta dal prof. Vincenzo Vitiello, ho imparato che il rapporto dell’uomo con lo spazio, secondo Heidegger, non è altro che l’abitare pensato in guisa essenziale. In sostanza Heidegger ha definito l’uomo come “EsserCi” (dasein) e connette la sua dimensione esistenziale con l’espressione “essere-nel-mondo” (in-der-Welt-sein) al fine di sottolineare il fatto che la sua essenza si palesi sotto forma di apertura e di stare presso. In altri termini per dirlo in parole heideggeriani “io sono” equivale a “io abito, soggiorno presso”.
Heidegger ci spiega che lo spazio fa spazio (Der Raum räumt). Il fare spazio come sfoltire, sfoltire come diradare; diradare, liberare, render libero (Das Räumen als roden, roden als lichten, freimachen, freigeben). Fare spazio significa far entrare aria nuova, illuminare quei angoli bui e polverosi che abbiamo ignorato per molto tempo e far entrare la luce. C’è un modo per fare spazio nella propria vita? A cosa serve e perché è necessario farlo? Qual è la strada per la pace interiore, l’autostima?
Ho cercato di aiutare a mia volta con questo tipo di materiale editabile, che mi è servito molto proprio quando dovevo mettere a fuoco i miei obiettivi e fare spazio nella mia vita.
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