Titolo | Competenze digitali per insegnare. Modelli e proposte operative |
Autore/i | Maria Ranieri è Professoressa Ordinario in Didattica e pedagogia speciale, si occupa da anni di tecnologie e processi formativi, pubblicando su questi temi volumi e articoli su riviste nazionali e internazionali. È referente scientifico del Progetto strategico dell’Ateneo fiorentino “DIDeL” (Didattica in eLearning). |
Casa Editrice | Carocci editore. Collana Tascabili Faber |
Anno di pubblicazione | Gennaio 2022 |
Costo | 14,00 euro |
Recensione | Breve descrizione del testo Come avvalersi delle risorse disponibili online per la didattica? Quali approcci utilizzare per progettare le lezioni tra presenza e distanza? In che misura le tecnologie possono coadiuvare lo svolgimento di attività collaborative ibride e processi valutativi in un’ottica formativa? A partire da queste domande, il volume fornisce le conoscenze di base per lo sviluppo delle competenze digitali degli insegnanti, offrendo suggerimenti operativi per usare in modo adeguato le tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto dei processi di insegnamento e apprendimento. Docenti di ogni ordine e grado, dalla scuola primaria a quella secondaria, potranno trovare indicazioni utili per la propria pratica professionale, al fine di promuovere le competenze digitali di studenti e studentesse. Alla base delle proposte delineate vi è il quadro europeo Digital Competence of Educators (DigCompEdu), che definisce il perimetro concettuale delle dimensioni trattate, rilette nella specifica prospettiva dell’autrice. Giudizio personale (a cura di Valentina Spacagna L’avvento della pandemia ha messo in luce le scarse competenze digitali della maggior parte dei docenti, che hanno impiegato mesi per creare una classroom. Allo stesso modo la formazione dei docenti, l’adozione di nuove tecnologie e metodologie didattiche nonché l’adeguamento delle infrastrutture costituiscono fattori decisivi nel raggiungimento degli obiettivi che l’Unione Europea si è data con la “strategia di Lisbona”: realizzare l’economia basata sulla conoscenza più dinamica e competitiva del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. Le iniziative per innovare la pratica didattica (rendendola funzionale al perseguimento di obiettivi formativi di più elevato profilo) hanno largamente dimostrato che esse non possono essere ridotte e confinate alla semplice informazione, ma devono essere accompagnate da un’attività collettiva di riflessione, rielaborazione e applicazione creativa. Inoltre, quando le opportunità formative appositamente disegnate per docenti in servizio o in formazione si riducono (sia pure per limiti di tempo e di risorse) a pratiche puramente trasmissive, lasciano, nei destinatari degli interventi, radicate diffidenze e profonda sfiducia circa la possibilità che quanto appreso possa poi tradursi in quotidiana pratica didattica (anche in considerazione dei personali contesti operativi spesso troppo difformi da quelli prospettati). La monografia porta avanti tutti questi presupposti nelle sei parti che la compongono e in particolar modo ritengo molto interessanti i capitoli 5 e 6. Il testo mi è servito? Si per la mia autoformazione e mi sarebbe servito ancora di più durante l’anno scolastico 2020-2021. Voto: 8/10 |
Foto reperita in internet