I primi casi della pandemia Covid-19 in Italia sono stati confermati il 31 gennaio 2020. Nelle settimane successive, 11 comuni del Nord Italia sono stati individuati come centri dei due principali focolai italiani, situati in Lombardia e in Veneto, e messi in quarantena. L’8 marzo 2020 un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha esteso la quarantena a tutta la Lombardia e ad altre 14 Province del Nord, e il giorno successivo a tutta l’Italia, coinvolgendo oltre 60 milioni di persone (Gazzetta Ufficiale, 2020).
La pandemia si è propagata rapidamente in tutto il Nord Italia e poi verso Sud in tutto il Paese – sebbene, come desumibile dall’Indicatori socio-economici di base sulle Regioni italiane nel contesto della pandemia Covid-19, con un impatto molto differenziato a livello territoriale. Il 22 aprile 2020 l’Italia risultava essere il terzo Paese al mondo per numero di casi riportati di infezione da Covid-19, e il secondo per numero di deceduti risultati positivi al test (Center for Systems Science and Engineering (CSSE) at Johns Hopkins University (JHU), 2020).
L’Italia presenta un sistema di governance subnazionale a tre livelli: Regioni, Province e Comuni. Essa presenta una forma di decentramento asimmetrica con 15 Regioni a statuto ordinario e 5 Regioni a statuto speciale che godono di un’autonomia legislativa e finanziaria. Le Regioni hanno ricoperto un ruolo sempre più importante sin dal varo dalla riforma costituzionale del 2001, che ha conferito loro un potere legislativo esclusivo su qualsiasi materia non espressamente riservata al governo centrale. Ciò significa che hanno ampie competenze in una vasta gamma di settori, tra cui la sanità, i trasporti, i servizi sociali e l’edilizia abitativa, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, la cultura, l’agricoltura, l’istruzione, ecc. Tuttavia, alcuni di questi settori sono gestiti congiuntamente con il governo centrale (“materie concorrenti”).
Ma tu sai che cosa sono le Regioni? Per saperlo