Il debito formativo è la paura più grande per gli studenti delle scuole medie di secondo grado (o scuole superiori). Si chiama così quella insufficienza non recuperata o una serie di lacune che uno studente non ha colmato durante l’anno in uno a più materie. Nel caso in cui ci fossero lacune in più di tre materie, si verrebbe automaticamente bocciati.
In altri termini:
Il 42 per cento degli studenti viene promosso con debiti e solo 1 su 4 li recupera. È compito delle scuole mettere in campo, nel corso di tutto l’anno scolastico, interventi didattici ed educativi volti a far superare agli studenti le insufficienze che rischiano di compromettere il proseguimento dei loro studi. Il Decreto Ministeriale 80 del 3 ottobre 2007 indica modalità, strumenti e risorse per un’organizzazione efficace del recupero scolastico.
cit. http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/famiglie/carenze-formative
Purtroppo il pericolo bocciatura non è del tutto scampato con il debito formativo: nel caso in cui non si superi l’esame di riparazione si verrà bocciati.
Ora è chiaro che il debito formativo è una prova seria che merita di essere affrontata con impegno e coraggio. Ma quanto dipende dallo studente? Lo studente, per non prendere il debito, ha davvero fatto tutto ciò che doveva?
Per avere la Giusta Distanza (*) dalla situazione è il caso di porsi le seguenti domande:
- Ho davvero studiato tutto l’anno scolastico?
- Mi sono davvero impegnato in questa/e materia/e?
- Ho sempre fatto il mio dovere?
- Ho un metodo di studio adeguato per studiare questa/e disciplina/e?
- Ho chiesto al professore quali fossero le mie lacune?
- Ho approfondito tutti gli argomenti?
- Ho imparato davvero tutte le regole?
- Mi sono comportato in modo educato e corretto nei confronti dei miei compagni e dei docenti?
- Sono interessato sul serio a questo tipo di studi?
- Ho capito che cosa il professore mi richiedeva? Ho chiesto spiegazioni?
Ti invito a riflettere su questi punti e ti ricordo che tu, studente, sei una mente pensante capace di decidere del tuo avvenire autonomamente. Ti invito a riflettere sulla costruzione di te stesso e di puntare sulla tua crescita personale. Non te ne pentirai.
A presto
La prof.
Foto di <a href=”https://pixabay.com/it/users/nattanan23-6312362/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=2724241″>Nattanan Kanchanaprat</a> da <a href=”https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=2724241″>Pixabay</a>