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Correzione del compito di filosofia del 10.02.2017

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Tipologia A:

1. Comprensione e analisi della fonte: Socrate e i sofisti

Se si tiene presente che i Sofisti sostengono il principio della educabilità di tutti gli uomini, e dunque superano la vecchia concezione aristocratica secondo la quale l’aretè (virtù personale) è un patrimonio ereditario di casta, non par dubbio che essi introducono per la prima volta nella cultura pedagogica occidentale un «principio» ed una «istanza» di tipo democratico. Se si guarda alla classe sociale alla quale essi si riferiscono (la borghesia, i nuovi arricchiti, i soli che possono pagare le loro prestazioni), di fatto – in termini sociologici – non escono però da una pratica educativa di classe. Si riesce a spiegare il fenomeno della Sofistica ed il suo enorme successo solo se si tiene conto che i sofisti compaiono nel momento in cui la vecchia aristocrazia è in crisi, minacciata dal ceto dei nuovi arricchiti di cui si è detto sopra. La Sofistica è dunque l’ideologia pedagogica della borghesia emergente, di coloro che avvertono il bisogno di possedere gli strumenti adeguati e necessari (retorica e dialettica) per affermarsi nei tribunali e nelle assemblee.

Da R. Tassi, Itinerari pedagogici, Quarta edizione Copyright © 2009 Zanichelli editore S.p.A. Bologna.

Quali sono i fondamenti sociali del movimento sofistico? (2 punti)

La virtù secondo i sofisti coincide con la virtù socratica? Motiva la tua risposta. (2 punti)

2. Quali sono le caratteristiche della dottrina del divenire? (2 punti)

3. In cosa consiste la difficoltà di scorgere il logos? (2 punti)

4. I dormienti per Eraclito sono (1 punto):
a. Gli aristocratici;
b. Il popolo;
c. I borghesi;
d. I non filosofi.

5. Per Eraclito il fuoco è simbolo (indica la soluzione corretta 1 p.):
a. del lógos, la legge universale che determina l’alternarsi dei contrari.
b. del lógos, la legge cosmica che tutto governa.
c. della supremazia dell’uomo sulla natura
d. della potenza divina che genera il tutto dal nulla.

6. L’unità o armonia dei contrari secondo Eraclito (indica la soluzione corretta 1 p.):
a. E’ la legge segreta dell’universo che muta come tutte le cose;
b. E’ la legge segreta dell’universo che come tale non muta e regola il mutamento;
c. Significa che in ogni coppia di contrari uno è uguale all’altro : quindi la loro diversità è pura apparenza;
d. Si realizza solo alla fine del ciclo di vita dell’universo quando cessa la lotta tra i contrari

7. L’essere parmenideo è (indica la soluzione corretta 1 p.):
a. Buono, intelligente, imperituro, eterno;
b. Omogeneo, finito, imperituro, eterno;
c. Infinito, eterno, eterogeneo, perspicace;
d. Non infinito, omogeneo, eterno, malvagio.

8. Platone scrive (indica la soluzione corretta 1 p.):
a. 36 dialoghi, 13 lettere e 15 trattati;
b. 34 dialoghi, Apologia di Socrate, 13 lettere
c. 33 dialoghi, 7 lettere e dottrine non scritte;
d. Corpus Platonicorum.

9. Platone scrive dialoghi perché (indica la soluzione corretta 1 p.):
a. perché in esso ha visto il vero metodo della filosofia;
b. perché era un ottimo commediografo;
c. perché aveva promesso a Socrate;
d. perché incarnava il metodo della filosofia eleatica.

10. Platone ci descrive Socrate come (indica la soluzione corretta 1 p.):
a. Un vero politico;
b. Un vero intellettuale;
c. Un vero maestro;
d. Un vero sapiente.

Tipologia B

1. Comprensione e analisi della fonte: Socrate e i sofisti

Allorché i Sofisti (vedi Protagora) decidono di non potersi occupare degli dei perché è tema che sta al di là delle possibilità conoscitive degli uomini, essi giungono a far oggetto delle loro analisi l’uomo, i suoi rapporti con gli altri uomini e col mondo esterno (individuo, società ed esperienza). Essi introducono non solo il soggettivismo, ma anche una prospettiva chiaramente umanistica, come conseguenza del fatto che l’uomo e la sua storia sono opera dell’uomo medesimo. La legge non ha più fondamenti assoluti (legge in senso giuridico e in senso etico) e quindi si espone, come ogni altra umana convenzione, al mutamento, mentre le vicende degli uomini vengono spiegate unicamente come esito della volontà dei singoli o dei gruppi. I Sofisti sono molto vicini ai pensatori ionici, di cui condividono l’interesse per la medicina e quello per i fenomeni naturali. Non si preoccupano però di cercare il «principio» che fonda la Natura (l’Essere), ma osservano la natura nel suo manifestarsi fenomenico, nel mutamento e nella variabilità del suo apparire. L’uomo diviene, così, misura di tutte le cose.
Ha ragione Aristofane quando vede in Socrate il sofista di maggior spicco; erra quando lo colloca tra coloro che sono causa della decadenza dei costumi. Aristofane crede ancora ad un’etica statica, immutabile, di fondazione divina, mentre Socrate crede alla sola etica possibile per gli uomini, l’etica della ragione. Sotto questo aspetto Socrate non solo non contribuisce alla decadenza dei costumi, ma è il solo intellettuale del suo tempo che si rende conto che il costume va rifondato su basi nuove.

Da R. Tassi, Itinerari pedagogici, Quarta edizione Copyright © 2009 Zanichelli editore S.p.A. Bologna.

Che cosa si intende per soggettivismo sofistico? (2 punti)

Quale è il giudizio di Aristofane riguardo Socrate? (2 punti)

2. Delinea le caratteristiche del periodo chiamato “Illuminismo greco” (2 punti)

3. Quali sono le caratteristiche della filosofia di Senofane? (2 punti)

4. Ai Sofisti è attribuita l’invenzione della (indica la risposta corretta 1 p.):
a. maieutica
b. religione
c. filosofia
d. retorica

5. Individua la risposta esatta (1 p.):
a. Platone morì suicida in prigione;
b. Platone ha insegnato dottrine non scritte;
c. Platone scrive 2 trattati;
d. Platone scrive solo dialoghi.

6. Qual è per Socrate il compito del filosofo? (1 p.)
a. Dimostrare la relatività della verità
b. La ricerca della sapienza
c. Prevalere sulle teorie altrui
d. Dimostrare che il possibile è impossibile

7. Qual è il dialogo di Platone dove Socrate si racconta nelle sue ultime ore di vita? (1 p.)
a. Fedone
b. Apologia
c. Carmide
d. Critone

8. L’essere parmenideo è (1 p.)
a. Omogeneo, finito e cattivo;
b. Omogeneo, finito e buono;
c. Omogeneo, finito e illimitato;
d. Omogeneo, finito e imperituro.

9. Eraclito il divenire è (1 p.):
a. Panta rei
b. L’armonia dei contrari
c. Il fuoco
d. Il logos

10. Per Socrate la filosofia è un esercizio da praticare tramite (1 p.):
a. Il dialogo
b. La guerra
c. Il monologo
d. La mente

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